
Whippet
La razza
Altrimenti detto, il cane per molti ma non per tutti.
Il whippet fa parte del gruppo X levrieri. Citando un po’ di storia della razza, il whippet è di origine britannica ed è stato selezionato nel XIX secolo nell’Inghilterra del Nord per la caccia alla lepre e al coniglio selvatico.
Il Whippet è un cane molto sano e la sua aspettativa di vita si aggira tra i 12 e i 14 anni.
Levriero piccolo e socievole a pelo corto dal manto fitto ma fine. Non perde eccessivamente pelo e questo rende la razza ipoallergenica e adatta anche a chi soffre di allergie o di asma, ma desidera con tutto il cuore adottare un cane. Il mantello si sporca inoltre difficilmente e risulta sempre morbidissimo.
Abilissimo nella corsa, ma in casa si rivela un vero pantofolaio, capace di stazionare sul divano per ore e ore.
E’ un mix perfetto di potenza muscolare e forza, unite all’eleganza e alla grazia dei suo profilo.
Dalla personalità davvero amichevole, sa essere gentile con tutti, dolce e allo stesso tempo coinvolgente con la sua instancabile energia e allegria.
E’ un amico a quattro zampe tranquillo. Abbaia davvero raramente anche perché essendo nato come cane da caccia, il silenzio è fondamentale per non farsi sentire dalle sue prede.
La maggior parte dei Whippet è docilissima e anche con gli sconosciuti si dimostra amichevole e accogliente. Questo rende la razza canina perfetta anche agli occhi del vicinato e gli conferisce una grande adattabilità.
E’ un cane ideale per la compagnia. Non ha problemi ad adattarsi all’ambiente sportivo ma anche a quello familiare. Di temperamento dolce, affettuoso ed equilibrato.
E’ un cane a cui piace vivere molto nell’ambiente domestico soprattutto per le comodità di letti e divani, è paziente e calmo. Si presta ad essere molto attaccato ai padroni ed è perfetto per la vita coi bambini.
Con questi ultimi infatti va d’amore e d’accordo, ma anche con ragazzi, adulti e anziani. Con la sua grande energia e il suo carattere amorevole un Whippet è in grado di tenere occupato qualunque bambino meglio di una babysitter, con la dovuta supervisione sempre da parte di un adulto.
Vivace e travolgente, si stancherà prima il tuo bambino. Nonostante ciò il Whippet sa moderare molto il suo temperamento, dimostrandosi un compagno di giochi perfetto e molto tollerante.
E’ una razza estremamente buona, che va d’accordo anche con gli altri cani, facile da educare anche per chi è alle prime esperienze come levriero o come cane da inserire in famiglia, questo grazie alla sua intelligenza e alla collaborazione.
È desideroso di imparare e lo fa davvero celermente se l’educazione è molto gentile, cosa che dovrebbe sempre caratterizzare qualunque percorso educativo per qualunque razza canina.
Sono cani che amano stare all’aria aperta, ma non possono vivere in giardino e dormire all’esterno perché non hanno sottopelo né grasso sottocutaneo. Si raffredda facilmente, e d’inverno senza un apposito cappottino difficilmente ti seguirà all’esterno. Con la giusta protezione può sgambettare tranquillamente tra la neve anche se preferisce di gran lunga le temperature più miti alle stagioni gelide.
Dunque, se siete pronti ad intraprendere una fantastica avventura con un cane che sia parte integrante della vostra vita e che diventi come un figlio per voi, il Whippet è quello che fa al caso vostro. E ricorda che un whippet è come le ciliegie…. Uno tira l’altro...
Sara Marchiante
Il whippet in famiglia
Quando un whippet entra in famiglia è come la nascita di un bambino.
Tutti sono impazienti di conoscere questo piccoletto che sconvolgerà di coccole e amore la famiglia.
Sì perché si andrà ad aggiungere al nucleo familiare, sarà un compagno di giochi fedele e un compagno di vita leale.
Ma che cosa fare appena si arriva a casa con il proprio cucciolo?
Bisogna pensare che il cucciolo si troverà spaesato, sarà spaventato per cui bisognerà avere molta pazienza ed essere comprensivi; è lontano dalla mamma, dal luogo dove è cresciuto, dai fratelli e sorelle e dagli altri soggetti presenti in allevamento, oltre all’allevatore stesso.
Come possiamo aiutarlo quindi?
Come prima cosa sarà utile lasciarlo esplorare, annusare ed entrare nelle stanze della sua nuova casa. Questo servirà affinché si ambienti al luogo e anche ai nuovi membri della famiglia.
Sarà necessario farlo incontrare con gli altri componenti della famiglia (altri animali compresi), possibilmente in ambiente neutro, vale a dire fuori casa. Questo per non creare gelosie e antipatie da parte degli animali già presenti in casa.
Bisognerà trovare il posto perfetto per i suoi riposini e per la notte. Non troppo lontano da voi, affinché non si senta ‘abbandonato’.
Quindi, una volta trovato il posto perfetto, bisognerà fargli trovare un giaciglio comodo per dormire e due ciotole di acciaio per acqua e cibo.
Se abituato in allevamento, è consigliato l’utilizzo del kennel. Per lui un luogo sicuro e al riparo da possibili pericoli.
Contrariamente a quanto si può pensare, il cane non vede il kennel come una ‘punizione’ ma sarà la sua cuccia, il suo letto, dove riposare e dormire e a volte anche giocare.
Munitevi di traversine assorbenti per i primi tempi, finché non impara a fare i suoi bisogni fuori casa. Armatevi di pazienza, il primo periodo le uscite necessarie sono minimo 5 o 6 per andarle poi a diminuire con l’andare del tempo. Attenzione, questo periodo può variare da cane a cane; c’è chi ci impiegherà più tempo e chi imparerà in poche settimane.
Insegnare fin da subito l’utilizzo del guinzaglio e della passeggiata.
Andare per piccoli passi senza traumatizzare il cucciolo, piccole passeggiate fuori casa e spesso durante il giorno, almeno per il primo periodo.
Chiamatelo con il suo nome ‘definitivo’.
Questo lo aiuterà con l’importante processo del richiamo. Servirà a farlo tornare da voi quando siete fuori casa oppure in un parco e lo avete lasciato libero.
Il cane, potrà essere lasciato libero solamente quando sarete sicuri al 110% che risponderà al richiamo, quindi al suo nome, ad un fischio o semplicemente al ‘vieni’ tornerà di corsa da voi.
Andrà abituato a rimanere da solo in casa.
E’ probabile soffra di ‘sindrome da abbandono’ ma sarà facilmente risolvibile con piccoli tentativi di pochi minuti, per poi aumentare sempre di più. Questo finché non avrà padronanza dei suoi sentimenti/sensazioni una volta da solo.
Non per ultimo, giocate, coccolate, conoscete, prendete confidenza con lui. Create un rapporto di fiducia, amore e rispetto.
Lui non vi accompagnerà per tutta la vostra vita – purtroppo – ma voi lo accompagnerete sicuramente per tutta la sua di vita...